lunedì 29 febbraio 2016

Space Launch System - Parte 3 : "Critical Design Review"


A Novembre del 2015 il gruppo dedicato alla progettazione del nuovo razzo ha superato un passo fondamentale nel processo di sviluppo: la Critical Design Review (CDR).

In questa fase, iniziata a giugno, vengono riuniti tutti i progettisti interni ed esterni all'agenzia per una rivalutazione globale del lavoro svolto. 

Lo scopo è quello di passare al vaglio ogni singola scelta ingegneristica valutandone le motivazioni in funzione delle specifiche richieste per il progetto.

Al termine della CDR si dispone di un progetto maturo e dettagliato, può quindi iniziare la costruzione del primo prototipo.


Le missioni dello Space Launch System

A questo punto occorre aprire una parentesi; se il programma Costellation aveva un chiaro obiettivo e un profilo di missione definito, questo non si può dire per il nuovo razzo.

Come la nuova capsula Orion (di cui tratterò in un post dedicato), il nuovo SLS è stato progettato con specifiche che consentano un certa flessibilità nel pianificare le missioni. A dirla tutta le specifiche del progetto sono basate più su quello che si aveva a disposizione che non in funzione di uno specifico obiettivo.

A tutt'oggi le missioni di esplorazione di SLS sono ancora in fase di definizione e sono state annunciate solo le due missioni di test:
  • SLS 1 - EM1 (Exploration Mission 1), Razzo SLS Block 1: Invio della capsula Orion senza equipaggio attorno alla luna (Lancio previsto: Dicembre 2018)
  • SLS 2 - EM2 (Exploration Mission 2), Razzo SLS Block 1b: Invio della capsula Orion con equipaggio attorno alla Luna (Lancio previsto: Aprile 2023)
La missione successiva, non ancora annunciata, dovrebbe portare un equipaggio ad esplorare un asteroide, o un grosso frammento di esso, precedentemente riposizionato nei pressi della Luna.


Il nuovo Space Launch System approvato dallo Standing Review Board

Si è deciso di non verniciare il Core Stage ne l'interstadio che, per risparmiare peso, manterranno il colore arancio del materiale isolante esterno, allo stesso modo di quanto era stato fatto con External Tank (ET) della Space Shuttle dopo i primi lanci.


Piano di sviluppo del nuovo razzo Space Launch System


Il core stage monterà 4 motori a idrogeno e ossigeno liquidi (LH/LOX) RS-25, recuperati dalle navette spaziali ormai in pensione.

Per i primi 2 minuti di volo i 4 motori RS-25 saranno coadiuvati da 2 booster a combustibile solido (SRB) a 5 segmenti, derivati dagli SRB a 4 segmenti dello Space Shuttle ma a differenza di questi ultimi, saranno a perdere e non saranno recuperati dopo la missione.


Rappresentazione artistica dei componenti del razzo SLS Block 1 in versione "Equipaggio" con la capsula Orion


La prima versione del razzo, Block 1, sarà capace di portare in orbita bassa 70 t di carico e utilizzerà come stadio superiore una versione adattata del secondo stadio del razzo Delta IV a idrogeno e ossigeno liquidi, capace di più accensioni nel vuoto ma non certificato per l'uso con equipaggio; questo stadio chiamato Interim Cryogenic Propulsion Stage (ICPS) sarà utilizzato solo nella prima missione (EM-1).
  
La seconda versione del razzo, Block 1b, vedrà il debutto di un nuovo stadio superiore (EUS: Exploration Upper Stage) i cui dettagli costruttivi non sono ancora stati definiti, quello che è certo è che sarà certificato per il trasporto dell'equipaggio e avrà una capacità di carico in LEO (Low Earth Orbit) pari a 105 t
Questo modello del razzo sarà sviluppato anche in versione cargo con un'ogiva di circa 8 metri.

Più avanti sarà sviluppata un terzo modello (Block 2) che utilizzerà dei nuovi booster avanzati, tuttora in fase di valutazione, e forse 5 motori RS-25 per il Core Stage anziché gli attuali 4. L'obiettivo è garantire una capacità di carico pari a 130t in LEO, maggiore di ogni altro razzo mai costruito.

Alla prossima.

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